Press


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  • 27 marzo 2024

    Il Palaghiaccio di Cortina chiama la Ecoedile per rifarsi il look

    Il Palaghiaccio di Cortina chiama la Ecoedile per rifarsi il look

    Il Palaghiaccio di Cortina, celebre punto di riferimento per gli amanti dello sport invernale, ha deciso di rinnovare il suo aspetto e la sua struttura. Per questo, ha chiamato l'azienda Ecoedile, nota per la sua attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, per condurre i lavori di restyling. Il Palaghiaccio, durante i Giochi, ospiterà le gare di curling e forse alcune di pattinaggio.

    Olimpiadi
  • 29 marzo 2024

    Milano Cortina 2026 | un successo che parla anche bergamasco

    Milano Cortina 2026 | un successo che parla anche bergamasco

    Ecoedile ha vinto un importante bando di gara per ristrutturare il Palaghiaccio di Cortina d'Ampezzo in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Ne parla il giornalista Michele Andreucci su Il Giorno. Il completamento è previsto per novembre 2025 e include l'ampliamento degli spogliatoi, la rimozione delle barriere architettoniche e l'adeguamento dell'impiantistica. "Siamo entusiasti di affrontare questa nuova sfida – sottolineano i titolari dell’azienda bergamasca –. Gli appalti ai quali partecipiamo non sono mai casuali, facciamo una selezione mirata perché ci piace lavorare con passione, unendo design, arte, architettura e costruzione".

  • 1 marzo 2023

    Premio miglior piscina residenziale 2022

    Premio miglior piscina residenziale 2022

    PISCINE GLOBAL - "La piscina di Villa Peduzzi e la pool house sono state attentamente progettate per inserirsi nel paesaggio, creando un'esperienza mozzafiato del luogo in cui l'acqua e il cielo permeano lo spazio interno ed esterno.La vista dalla proprietà e la ripida collina hanno ispirato un effetto galleggiante della piscina e della pool house, il cielo e la vista del lago diventano parte della piscina.La piscina ha un bordo a sfioro su due lati verso la vista del lago, una zona jacuzzi per 8 persone di fronte al panorama. All'inizio e alla fine dell'estate la piscina può essere riscaldata per un uso extra mensile, la copertura automatica è nascosta sotto il solarium in pietra. La pietra naturale e le piastrelle aiutano a integrare la piscina nel colore del contesto in cui predominano il verde e il grigio. La pool house offre uno spazio di aggregazione sia di giorno che di notte, con finestre angolari completamente apribili dal pavimento al soffitto. Dallo spazio interno l'acqua della piscina si gode anche visivamente, con il riflesso della luce sul soffitto, dove il sole è invece ombreggiato dal tetto a sbalzo. Indipendentemente dalla stagione o dal tempo, l'obiettivo del progetto è quello di avere uno stretto rapporto con la natura; l'esterno diventa parte dell'interno. Il progetto complessivo di Villa Peduzzi doveva enfatizzare l'accordo unico tra il magnifico patrimonio e la bellezza della natura, con una moderna richiesta di funzionalità e comfort, eseguita in modo molto sottile, elegante e armonioso, preservando l'integrità storica di Villa Peduzzi. La Villa della posta è stata riportata alla sua grandezza originale del 1900, incorporando il lusso del vivere contemporaneo progettato con eleganza senza tempo. Il tetto completamente ridisegnato e rialzato ha aperto lo spazio per due nuove terrazze, con vista sul lago. I balconi aggiunti di recente bilanciano elegantemente le proporzioni e migliorano la prospettiva dal basso aggiungendo una nuova sensazione di snellezza. Un audace scavo sotto l'edificio ha dato spazio a una nuovissima palestra".

  • 15 aprile 2023

    Basilica di San Celso Nina Carini Aperçues - Rassegna Stampa

    Basilica di San Celso Nina Carini Aperçues - Rassegna Stampa

    Rassegna stampa della mostra Aperçues di Nina Carini, Basilica di San Celso. Milano, 6/03 - 15/04 2023.

    Rassegna Stampa Apuerçues - Nina Carini
  • 25 febbraio 2021

    Enzo Nembrini: tra vasi metafisici, architetture e design

    Enzo Nembrini: tra vasi metafisici, architetture e design

    We Wealth - Un ex opificio alle porte di Bergamo accoglie la raccolta dell'imprenditore edile, che racconta a We Wealth il suo progetto artistico Officinatrentadue: “Il materiale di cui sono realizzate le opere è importantissimo. Come nel mio lavoro, se di qualità, è il primo passo verso qualcosa di buono"

    25 feb 2021, Intervista, We Wealth
  • 23 giugno 2020

    Con la campagna “100 fotografi per Bergamo” 727.600 euro raccolti per gli ospedali

    Con la campagna “100 fotografi per Bergamo” 727.600 euro raccolti per gli ospedali

    BERGAMO NEWS Con la campagna “100 fotografi per Bergamo” 727.600 euro raccolti per gli ospedali Oltre 7mila i contributori che hanno partecipato: l'aiuto, inizialmente previsto per il Papa Giovanni XXIII, è stato ampliato anche ad altre realtà visto il grande successo riscosso. Un traguardo inaspettato e straordinario di 727.600 euro, grazie al contributo di oltre 7mila donatori e alla generosità dei fotografi coinvolti nel progetto, veri protagonisti dell’iniziativa: è il bilancio di “100 fotografi per Bergamo”, campagna che ha riscosso un notevole successo. Durante questi due mesi, gli organizzatori hanno effettuato una serie di acquisti relativi alle attrezzature necessarie ai medici del reparto di terapia intensiva e rianimazione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dopo aver dato al reparto la loro totale disponibilità ad acquistare tutto quello di cui avevano bisogno nel limite dell’intero budget raccolto, è stato stabilito in accordo con loro – e visto il risultato della campagna – di ampliare il proprio aiuto anche ad altri reparti dello stesso ospedale, anch’essi fortemente provati dall’emergenza COVID-19. Sono state inoltre valutate, in stretto dialogo con loro, quali erano le situazioni dove c’era più bisogno di aiuto in questo momento e sono state coinvolte anche altre realtà ospedaliere sul territorio nazionale. Il contributo è stato utilizzato per sostenere diversi enti: Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (Reparti di Terapia Intensiva, Cardiologia, Pneumologia, Pronto Soccorso, Neurologia, Pediatria, Infettivologia, Medicina Generale, Patologia Neontale); Ospedale Niguarda Ca Granda di Milano (Centro Clinico Nemo); Ospedale San Paolo di Milano (Reparti di Neonatologia, Pneumologia); Istituto di Ricerca Farmacologica Mario Negri; Associazione Cesvi Onlus; Associazioni Amici del Neonato; Associazione Maite Bergamo Super; Associazione Volontari Bergamo Ovest. Tutte le operazioni di aiuto e gli aggiornamenti della campagna sono stati raccontati in una sezione dedicata sul sito www.perimetro.eu “Un’esperienza davvero incredibile, oltre ogni immaginazione. La partecipazione di tutto il team, dei fotografi e delle persone che hanno aderito all’iniziativa mi ha lasciato senza parole – dichiara Sebastiano Leddi, direttore di Perimetro -. Il mondo della fotografia si è letteralmente mobilitato, ottenendo un risultato formidabile. Tante volte ci chiediamo se il nostro lavoro possa essere davvero utile a qualcuno, in questa circostanza sono sicuro che lo sia stato. Siamo molto soddisfatti, felici di aver potuto dare una mano in un periodo così delicato”. “Dobbiamo pensare a questa società come un collettivo, una comunità invece di una gara personale ad ostacoli – aggiunge il fotografo Alex Majoli -. Lo abbiamo visto nella storia e in questi mesi che l’unica cosa che funziona è l’unione delle forze”. “Non c’è nulla di più soddisfacente per chi fa il mio mestiere di sapere che un’immagine è servita davvero a qualcosa di importante – spiega Davide Monteleone, fotografo -. Questa iniziativa è stata semplice, emotiva ed efficace, proprio come ogni fotografia dovrebbe essere”. Grazie al prezioso aiuto di Epson, e di Nexive, è stato possibile abbattere i costi di produzione e spedizione, e quindi destinare un aiuto più cospicuo agli enti beneficiari. “Come Nexive siamo orgogliosi di aver aderito a questo progetto di aiuto concreto ad alcune delle zone del Paese più colpite dalla pandemia – sottolinea Luciano Traja, CEO di Nexive – L’azienda lavora da sempre per sostenere e collegare l’Italia: è un valore connaturato nel nostro DNA che ci spinge ad essere sempre ricettivi e attivi sul fronte della solidarietà, soprattutto in momenti così difficili”.

  • 26 agosto 2020

    Quando il design va in vacanza (in Italia)

    Quando il design va in vacanza (in Italia)

    Con la fine dell’estate ormai alle porte, e una pandemia che ha messo a nudo la fragilità della politica del turismo oltre frontiera, Airbnb pubblica una lista di alloggi perfetti per staccare la spina e concedersi una fuga in case dal design impeccabile − non solo in estate − rimanendo in Italia. Solo a fine giugno, durante un'intervista sul canale di notizie americano CNBC, il CEO di Airbnb Brian Chesky, rifletteva sugli scenari del turismo post-coronavirus, prevedendo un’ascesa di un certo ‘turismo patriottico’ e degli alloggi in case vacanze a discapito di viaggi internazionali e in grandi città. "La pandemia ha cambiato inesorabilmente il nostro modo di viaggiare, molta gente non vuole ancora salire sugli aerei, ha paura...non vuole andare in città, non vuole attraversare le frontiere, quello che sono disposti a fare è salire in macchina e guidare per un paio di centinaia di chilometri fino ad un piccolo borgo o paese dove sono disposti a stare in una casa. La gente desidera avere un legame". L'estate 2020 ha dunque confermato questa tendenza, con sempre meno turisti su voli internazionali e una presa d'assalto di piccoli borghi ed alloggi immersi nella natura. Tra le oltre 7 milioni di soluzioni di soggiorno presenti su Airbnb in più di 220 Paesi, tra case sull’albero, mini-case, case galleggianti e case a forma di cane, passando per castelli, igloo, isole private e navicelle spaziali, non possono mancare gli alloggi di design. Sempre più architetti, collezionisti e appassionati decidono infatti di mettersi in gioco condividendo case e ville dalle strutture maestose, curatissime nei dettagli sul più famoso portale di home sharing. La selezione − da salvare e tenere a mente per la prossima vacanza − spazia da nord a sud Italia, comprendendo una dimora storica immersa nelle colline lombarde costruita nel 1909 fino ad una villa in Sardegna progettata come fosse una scultura abitata da Massimiliano Fuksas.

  • 1 settembre 2019

    LA RINASCITA DI UNA VECCHIA FILANDA

    LA RINASCITA DI UNA VECCHIA FILANDA

    Ville e Casali NEL CUORE DELLA VAL CAVALLINA, LO STUDIO ARCOQUATTRO HA ESEGUITO UNA GRANDE OPERA DI RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE CONIUGANDO LA TRADIZIONE CON ACCENTI STILISTICI MODERNI

  • 14 ottobre 2019

    SCALINATA BORGHESE RIVIVE DAL 15 DICEMBRE

    SCALINATA BORGHESE RIVIVE DAL 15 DICEMBRE

    LA REPUBBLICA - Costruito nel 1910, vincolato dalla sovrintendenza, abbandonato totalmente da 15 anni, il complesso di scalinata Borghese, nel centro di Genova, non solo tornerà a nuova vita ma lo farà con 11 mesi di anticipo rispetto ai programmi. La notizia dell'imminente conclusione dei lavori di restauro e dell'apertura già dal 15 dicembre è arrivata durante un sopralluogo delle istituzioni ai cantieri. Al piano terra sarà realizzato un locale aperto dalla colazione al dopocena, con un ristorante gourmet al piano ammezzato, al piano interrato ci sarà spazio per una sala convegni o per spettacoli dal vivo mentre sulla terrazza, circondata da un giardino e da un ninfeo in pietra ci sarà un giardino d'inverno. La struttura è stata affidata al gruppo Viziano per un investimento da circa 2 milioni (1,5 solo in opere edili). La convenzione tra Comune e privati avrà una durata quarantennale. "Un altro pezzo di Genova torna a giocare un ruolo importante dopo anni di abbandono - dice il sindaco Marco Bucci - un risultato che è stato possibile grazie al amministrativo del project financing, il fatto che la struttura sia stata recuperata da un'azienda genovese è ancora più significativo". "Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato - ha detto il governatore Giovanni Toti - che ridà vita a un gioiello liberty che era simbolo di degrado. Il fatto che il Comune abbia dato in gestione lo spazio ai privati e che questi ne ricaveranno varie funzioni è un bell'esempio". "Dopo anni di abbandono avere la possibilità di restituire alla città scalinata borghese ci fa un enorme piacere - dice Davide Viziano, presidente del gruppo Viziano - le aspettative dei cittadini sono altissime. La struttura sarà utilizzabile dal 15 dicembre".

  • 6 novembre 2019

    EFFETTI MATERICI TRA GIOCHI DI LUCE E CONTRASTI

    EFFETTI MATERICI TRA GIOCHI DI LUCE E CONTRASTI

    COME RISTRUTTURARE LA CASA - Il recupero di una filanda dell'Ottocento è stato interpretato come un forte dialogo con l'ambiente esterno. Una sauna crea uno spazio intimo e privato mentre i bagni si aprono al paesaggio e giocano sui materiali tra passato e presente. di Benedetta Govi

    Come ristrutturare la casa - N. 6 Novembre/Dicembre 2019
  • 14 ottobre 2019

    Dal 15 dicembre apre il bar- ristorante di scalinata Borghese, lavori conclusi con un anno di anticipo

    Dal 15 dicembre apre il bar- ristorante di scalinata Borghese,  lavori conclusi con un anno di anticipo

    Genova24.it - “Immaginatevi a sorseggiare un Negroni, seduti all’interno del giardino d’inverno in vetro e ferro battuto, riparati dall’antico ninfeo e con davanti la prospettiva che corso Buenos Aires, via XX Settembre, piazza De Ferrari e palazzo Ducale”. Davide Viziano, patron del gruppo edile fra i più potenti e noti a Genova, tra i fautori del progetto di recupero di scalinata Borghese, già vede i lavori ultimati. E non mancherà molto.

    Genova24.it - 14 ott 2019
  • 1 aprile 2015

    APRE NILUFAR DEPOT

    APRE NILUFAR DEPOT

    CORRIERE DELLA SERA - Il design all’avanguardia trova il suo spazio accanto a pezzi iconici dei maestri del Novecento. Durante la design week apre Nilufar Depot, uno spazio di 1.500 mq su tre livelli in zona Lancetti che Nina Yashar ha voluto per ospitare la grande collezione di design storico e contemporaneo raccolta in trenta anni di attività. Il progetto del magazzino, firmato da Massimiliano Locatelli di CLS Architetti, è un’architettura ispirata al Teatro alla Scala di Milano con strutture metalliche imponenti che ritagliano piccoli set, ognuno dei quali è una scenografia di design curata personalmente da Yashar. Uno spazio funzionale, ma anche il teatro di allestimenti estemporanei che si articolano attorno all’imponente opera d’ottone lunga sei metri dell’artista Leonor Antunes, che accoglie i visitatori all’ingresso. I tappeti, grande passione di Nina Yashar, sono tra i grandi protagonisti dell’allestimento con un’ampia selezione di proposte vintage e moderne, tra cui pezzi di Martino Gamper, Caturegli&Formica, Pierre Maria Agin, alla sua prima collaborazione con Nilufar. Per quanto riguarda gli arredi e le luci, nel grande spazio troviamo opere inedite di Osanna, Massimiliano Locatelli, David/Nicolas, Lindsey Adelman, Vi beke Fonnesberg Schmidt, Michele Balestra e nuove lampade di Michael Anastassiades. E ancora, pezzi di Nir Meiri, studio Nucleo e Roberto Giulio Rida. Il contrasto tra la natura industriale dello spazio – lontano dai circuiti più battuti del fuorisalone – e la raffinatezza delle collezioni di design selezionate da Yashar, fanno di Nilufar Depot una delle novità più interessanti di questo Salone 2015.

    Corriere della Sera Living Aprile 2015
  • 1 dicembre 2012

    ASILO CLOROFILLA

    ASILO CLOROFILLA

    Rivista Interni n. 627

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